No dai, non fare quella faccia!
So che sembra brutto, ma lo dico per te.
Lascia che ti spieghi.
Sono un amante degli sport estremi, ed in generale anche quando faccio attività normali, sono sempre alla ricerca di qualcosa di diverso, che può farmi avere il brivido del rischio.
Ho passato giornate incredibili tra paracadutismo, moto cross, parapendio, windsurf, snowboard e tanto altro…
E sai cos’ho imparato ogni volta che sono andato a divertirmi?
Niente! O quasi…
Il problema principale è che noi non siamo fatti per imparare le lezioni importanti come se fossimo fra i banchi di scuola, abbiamo bisogno di imprimere gli insegnamenti, legandoli a sensazioni ed emozioni forti.
Paura, Amore, Rabbia, Dolore… tutte frecce dell’arco dell’apprendimento.

Sai quando ho imparato davvero?
Ogni volta che sono caduto, che ho rischiato davvero, o che mi sono fatto davvero male, quello si che non si scorda più così facilmente.
È infatti molto difficile, che ci si bruci 2 volte con lo stesso fuoco.
Ogni cicatrice è un importante possibilità di crescita, e ogni volta che cado guardo sempre il risvolto positivo e cosa posso trarre di positivo da portare con me.
Ti racconto un altra cosa che ho imparato negli sport di velocità come Sci, Cross, Downhill:
“Il corpo segue sempre la vista”
Questa è una frase storica, che mi è stata ripetuta spesso da diversi veterani. E chi pratica questi sport sa bene quanto è vero!
Quante volte capita di pensare “occhio lì c’è un ostacolo”, ma ecco che puntualmente, lo intercettiamo.

Il bambino che ci taglia la pista, una pietra in mezzo al percorso, una bici che si mette d’intralcio.
Non c’è nulla da fare, se si guarda l’ostacolo, è impossibile non colpirlo.
Il trucco che ho imparato in questi anni, è quello di guardare dritto di fronte a me.
Qualsiasi cosa accada, guardo dritto. Oltre l’ostacolo.
Tutto intorno decine di ostacoli provano a farmi cadere, succede di tutto.
Ma io guardo il percorso, l’obbiettivo, guardo in fondo e mi concentro solo su quello. Almeno finché l’ostacolo non è superato.
In enduro mi capita anche spessissimo di prendere in pieno l’ostacolo, ma la verità è che se si ha la forza di non decelerare e guardare avanti, l’ostacolo fa da trampolino, e lo salto.
Ma se invece lo si guarda con timore, ecco che si frena, la moto si scompone, e si cade di nuovo.

Il perché è molto semplice:
Il cervello umano, non funziona in maniera sottrattiva, ma solo additiva.
In parole povere, se ti dico di non pensare all’elefante, tu a cosa pensi?
Ecco, per lo stesso motivo, non abbiamo la possibilità di forzarci a non pensare a qualcosa, perché nel momento stesso in cui lo pensiamo, abbiamo già perso.
Per oggi basta, spiegherò meglio questo concetto nel mio prossimo articolo, per visualizzarlo clicca qui.
Quindi si, come detto prima, io ti auguro il male, ti auguro di cadere e farti male. Purché ciò ti serva ad imparare, crescere ed evolvere.
Ti rialzerai, e lo farai cosciente che cadere era l’unico modo che avevi per diventare la versione migliore di te stesso.
In fine ricorda: Ciò che impari nelle giornate brutte, è molto più importante di ciò che impari nelle giornate belle, solo quando fa buio è possibile vedere le stelle.
Buona scoperta,
Marco