Se hai cliccato qui ti interesserà sapere cos’è un clickbait, di cui probabilmente anche tu sei stato vittima diverse volte.
Ad esempio qui non ti parlerò su come ingrandire il tuo portafoglio, ma di come la nostra mente filtra le informazioni che riceviamo.
Lascia che ti spieghi:
Quello che ti è successo cliccando qui è un semplice Bias di Selezione. I Bias sono delle distorsioni che le persone attuano nelle valutazioni di fatti e avvenimenti per farle aderire alla propria visione del mondo.
In poche parole: le persone cercano continue conferme a ciò che già pensano e desiderano.
In questo caso specifico, la prima frase dava un dato, mentre la seconda l’esatto opposto. Il nostro cervello, tramite un Bias di Selezione, ha volutamente deciso di accreditare la seconda ed ignorare la prima, senza un buon motivo.
Il nostro cervello è un’arma incredibile, che può portarci a livelli impensabili se usato in maniera corretta. Al contempo, se lo usiamo male, ci farà brutti scherzi.
Il ruolo più importante, nella regolazione dei meccanismi biologici, è quello svolto dall’ipotalamo.
Ora vorrei raccontarti una storia, un po’ macabra, che testimonia il potere della mente:
Negli anni ’50, il Prof. Curt Richter dell’Università Johns Hopkins attuò un esperimento sui topi.
Prese un gruppo di 12 topi, e li posizionò in un recipiente di vetro alto e stretto, pieno a metà di acqua.

Il gruppo di topi, abili nuotatori, provò per diverso tempo a stare a galla, ma dopo circa 2 ore, qualcuno non ce la fece ed affogò. I topi che vedevano i compagni affogare resistettero poco altro tempo, e dopo poco più di 3 ore, tutti i topi erano affogati. Prese nota di tutti i dati e decise di ripetere l’esperimento con una variante:
Questa volta i 12 topi furono messi sempre in acqua nelle stesse modalità, ma, dopo un’ora, 2 di loro furono tratti in salvo, asciugati, e nutriti, mentre gli altri 10 topi guardavano attraverso il vetro.
Questo ha messo una nuova variabile in gioco, la speranza concreta.
Questo ha attivato una serie di processi psicologici che hanno permesso ai topi restanti di resistere più di 2 giorni, per un totale di circa 54 ore.
Contro le 3 del primo gruppo.
Circa 18 volte di più, d-i-c-i-o-t-t-o volte in più, cambiando solo il fattore mentale.
Quando pensi di essere stanco, che il tempo sia poco, che gli strumenti non siano all’altezza, fermati un attimo, fai appello al tuo istinto, chiama in gioco l’amigdala, mentre pensi fermamente a ciò che vuoi davvero. Se non sei una cavia da esperimento, ti sorprenderà scoprire la forza e la determinazione che sei in grado di sprigionare, ed i risultati incredibili che puoi raggiungere.
“Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi.” – Eraclito
Buona scoperta,
Marco