No, non è un gioco di parole, non parlo di chi si nasconde meglio, parlo proprio di mimetizzarsi.
E bene si, la risposta non è scontata come si crede!
È vero, il camaleonte è per antonomasia l’animale che si mimetizza più facilmente, ma… ai nostri occhi!
Esatto, chi crede che il camaleonte sia il re della mimetizzazione, non tiene conto del contesto!
Infatti il camaleonte, così come il polpo, è in grado di cambiare in pochi secondi il proprio colore in base agli elementi che vede, mentre la tigre nei secoli di evoluzione ha solo potuto cambiare di pochi gradi cromatici, il colore del suo manto, schiarendolo leggermente.
E quindi chi si mimetizza meglio?

Dipende.
È ancora una volta fondamentale esaminare il contesto:
Il camaleonte come preda di diversi animali che hanno uno spettro di percezione cromatica molto ampio (come noi)
Le tigri invece sono predatori, e non devono farsi vedere dalle prede, che hanno spesso una visione bicromatica. E qui scatta il trucco, questi animali non riuscendo a vedere tutti i colori, non distinguono il verde dall’arancione.

La prima volta che ho sentito questa storia mi sono chiesto:
I miei clienti che vista hanno? Come mi vedono? Cosa pensano?
Sono domande banali lo so, ma di tanto in tanto bisogna farsele, anche perché oggi più che mai, siamo in un era dove la consapevolezza dei clienti e l’aggressività sono ai massimi storici, un epoca in cui anche con le migliori intenzioni potrei fermare qualcuno per strada dicendo che regalo soldi, e verrei di certo scansato.
Questa condizione ha portato i costi delle pubblicità online a picchi mai visti, e benché sono comunque molto più convenienti ed efficaci dei vecchi canali, è bene stare attenti e controllare sempre come poter migliorare.
A questo proposito c’è una corrente di pensiero che suggerisce di allontanarsi dalla perfezione, dalle foto troppo belle e dalle presentazioni impeccabili, il cervello umano le recepisce come pubblicità e le rigetta, o più facilmente le ignora continuando a scorrere.
Questo fenomeno si chiama AD Blindness, e si sta pensando di combatterlo con del materiale amatoriale.
Se stai pensando a come poterlo produrre, ti rimando ad un interessante articolo del nostro caro Stefano che spiega come far produrre contenuti originali ai tuoi stessi clienti.

E tu? L’avresti mai detto che ci sarebbe potuto essere un così grande cambio di tendenza?
Hai mai provato a pubblicare volutamente contenuti amatoriali per vedere come rispondeva il tuo pubblico?
Prova, e poi fammi sapere com’è andata!
Io torno a studiare i Camaleonti, che sembrano più facili da capire dei clienti.
Buona scoperta,
Marco